Chiesa di Santa Lucia e San Giovanni di Eltili

Chiesa di Santa Lucia e San Giovanni di Eltili

La piccola chiesa campestre anticamente intitolata a San Giovanni, dove ogni anno, il martedì dopo la Pentecoste, si tengono i festeggiamenti in onore di Santa Lucia (a cura dei cosiddetti “parenti della santa”), è la chiesa baunese più lontana (oltre 12 km) dal centro abitato.

A vederla oggi, circondata da un fitto bosco, a valle dell’Orientale Sarda, è strano pensare che fino a qualche secolo fa era la chiesa parrocchiale di un villaggio, èltili, scomparso improvvisamente nel Cinquecento. Tracce degli ultimi abitanti dell’insediamento sono rimaste nei registri parrocchiali di Baunei (dove il Rettore Emanule Lai, nel 1876, annotò di aver recuperato ad àrdali un vestito da bambino che la popolazione locale riferiva essere appartenuto ad una famiglia di èltili) e in quelli di Urzulei (dove, per l’anno 1606 è registrato il decesso di un certo Joan Trudu de Eltili).

Il territorio del villaggio (censito ancora, sotto gli spagnoli, nel 1504, ma scomparso dal registro delle imposte già nel 1527) secondo la tradizione si estendeva fino alla spiaggia di Cala Luna. In realtà è stato accertato che i confini di  èltili arrivavano fino a circa 8 km dalla famosa spiaggia. Forse il villaggio fu abbandonato in seguito ad una pestilenza, come spesso è accaduto nella storia dell’Isola, forse era troppo debole demograficamente per resistere agli assalti degli abitanti dei paesi vicini; di sicuro si sa che ad un certo punto il territorio di èltili venne inglobato in quello di Baunei.

I baunesi sono soliti collegare questa importante acquisizione territoriale alla leggenda di “Maria Eltiledda”: secondo la leggenda, una certa Maria di èltili, trovandosi ad essere l’unica sopravvissuta ad una pestilenza devastante, decise di incamminarsi verso nord, in direzione di Urzulei, per chiedere ospitalità in cambio delle terre appartenenti al suo villaggio. Stando alla leggenda, però, in località “Su ponte ’e sa pruna” (“il ponte della prugna”) Maria incontrò un capraro baunese al quale raccontò la sua triste vicenda, e la sua intenzione di rifugiarsi ad Urzulei. Il pastore convinse Maria ad andare con lui a Baunei, dove si stabilì in una casa fuori paese, nella zona dove oggi si trova il rione di Monte Colcau. Secondo la tradizione fu così che Maria donò a Baunei tutto il territorio di èltili.

Si racconta che Maria Eltiledda fosse un po’ strana, perché  ogni mattina, al sorgere del sole, usciva di casa per pregare, ad alta voce, in una lingua incomprensibile. Probabilmente pregava in arabo, perche Maria Eltiledda, da  giovane, era stata rapita dai saraceni.

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