BAUNEI
“E’ situato sulla costa meridionale di Montessanto (…), dove è protetto dai venti di levante e tramontana. Guarda il mezzodì, e quindi va il terreno ad avvallarsi con precipitosa pendenza, e con una superficie assai scabra, in cui è la via piena di rischio se abbiasi a portar dei pesi al piano, ardua se debbasi poggiare. Credesi che questa popolazione abbia cominciato ad esistere nel correre del secolo decimo, e ripeta l’origine dalla famiglia d’un capraro, che ivi siasi stabilito come in regione d’ottimi e copiosi pascoli; e, sebbene sieno già trascorse tante età, pretendesi dimostrare le vestigie della casa, che fu fabbricata ed abitata dal primiero colono”.
Così descriveva il centro abitato di Baunei, nel 1834, l’abate sardo Vittorio Angius, incaricato di compilare le voci relative ai paesi della Sardegna per il Dizionario Geografico Storico statistico commerciale degli stati di Sua Maestà il Re di Sardegna dell’abate torinese Goffredo Casalis.
È la descrizione di un paese arroccato sul costone di una montagna, isolato tra i più isolati della zona allora più isolata della Sardegna, l’Ogliastra; la descrizione di un paese che affonda le sue origini nell’attività che più di ogni altra, nell’immaginario collettivo, è associata alla Sardegna: la pastorizia. Il fatto che a metà del diciannovesimo secolo, in paese, fossero ancora convinti di poter indicare con assoluta certezza i resti dell’abitazione del pastore fondatore la dice lunga su quanto i baunesi si identificassero nella figura del capraro tenace, capace di trarre sostentamento da luoghi tutt’altro che ospitali.
Sono passati quasi due secoli dal sopralluogo dell’Angius, e tante cose, da allora, sono cambiate. È vero, il paese sta sempre lì, aggrappato alla montagna calcarea, a 480 metri di altitudine, ma nel frattempo la storia e il progresso hanno fatto i loro passi, modificando in modo sostanziale l’economia e la società di questo piccolo centro montano. Da tempo, infatti, la Sardegna non è più sinonimo solo di pastorizia e isolamento; oggi, piuttosto, le prime parole che vengono associate all’Isola sono “mare”, “turismo”, “vacanze”. Un discorso, questo, che calza perfettamente, in tutto e per tutto, anche nel caso di Baunei e della sua frazione costiera, Santa Maria Navarrese, che per certi versi sembrano riassumere, con la loro storia recente, la storia recente dell’intera isola.
I testi di questa sezione sono tratti dal libro “Guida Storico Turistica di Baunei e Santa Maria Navarrese” di Giampaolo Porcu