Cala dei Gabbiani

Cala dei Gabbiani

A nord di Cala Goloritzè e della piccola spiaggia “delle Sorgenti”, le falesie arretrano lasciando spazio ad una ampia scarpata detritica ricoperta dalla fitta foresta di “Ispuligidenie”, incorniciata dal crinale della montagna calcarea di “Serra ’e Lattone”. E possibile accedere alla foresta via terra, partendo dall’altopiano di Golgo (in località “Piredda”) seguendo le indicazioni recentemente posizionate ad uso degli escursionisti che decidono di affrontare l’impegnativo percorso (3-4 ore di cammino) anche senza essere accompagnati da esperte guide. Giova comunque ricordare che non sono rari i casi di escursionisti imprudenti che si perdono nel Supramonte baunese nel tentativo di raggiungere le spiagge dall’entroterra. Il primo arenile che si incontra procedendo verso nord, qualche centinaio di metri dopo “le Sorgenti”, prende il nome di “Cala dei Gabbiani”. Questa spiaggia, lunga circa 250 metri, deve il suo nome al fatto che ogni sera, verso il tramonto, vi si radunano decine di gabbiani. E’ una delle spiagge preferite dai diportisti perché non vi fanno scalo i grandi barconi che fanno la spola lungo gli arenili della costa e per questo poco affollata anche in alta stagione. La spiaggia “dei Gabbiani”, come quella di Goloritzè, è composta da ciottoli bianchi levigati dalle onde, con fondale subito profondo e roccioso. Si tratta di una particolare tipologia di arenili, detti “di frana”, poiché originatisi da materiale di origine franosa rielaborato dalle onde e dalle correnti. Diversa è la tipologia delle spiagge che si creano alla foce di fiumi e torrenti per il progressivo accumulo dei detriti trasportati dai corsi d’acqua. Il nome di “Cala dei Gabbiani” è di recente creazione perché in realtà, nella carte nautiche questo arenile e quello che segue in direzione nord (oggi noto con il doppio nome di “Ispuligidenie – Cala Mariolu”) sono indicati con l’unico toponimo di “Ispuligidenie”. L’enorme scoglio piatto che chiude “Cala Gabbiani” a nord, nelle carte è infatti indicato come “Punta Ispuligi”. In questo scoglio che digrada dolcemente verso il mare, chiamato dai pastori baunesi “Sa Pedra ‘e Su Curadore”, venivano ormeggiati i mercantili che imbarcavano il carbone prodotto in loco dai carbonai (che lavorarono nella foresta di “Ispuligidenie” fino al 1953). Risalendo il sentiero e addentrandosi per un breve tratto nella foresta si possono individuare ancora oggi le piazzole dove i carbonai approntavano le cataste di legna che poi venivano ricoperte di terra; da un foro appositamente lasciato sulla sommità della “carbonaia” veniva appiccato il fuoco, che in alcuni giorni di combustione portava a termine il processo di carbonizzazione.

RELATED POST

La Grotta dei Colombi

La “Grotta dei Colombi” è accessibile solamente via mare e per poterne ammirare da vicino la sorprendente maestosità della volta è pertanto necessario navigare molto vicino alla falesia.

“Ispuligidenie” – Cala Mariolu

Divisa in due parti da un grosso scoglio utilizzato come molo di attracco dai barconi che trasportano i turisti, è oggi nota con il doppio nome di “Ispuligidenie – Cala Mariolu”.

Cala Sisine

Cala Sisine è, senza dubbio, insieme alla più famosa Cala Luna, una delle spiagge più interessanti della costa di Baunei.

Grotta del Fico

Navigando verso nord, a circa un miglio di distanza dalla spiaggia di “Mudaloru”, si trova la “Grotta del Fico”, che si apre nella scogliera calcarea, a circa 10 metri di altezza sul livello del mare.

Cala dei Gabbiani

“Cala dei Gabbiani”: questa spiaggia, lunga circa 250 metri, deve il suo nome al fatto che ogni sera, verso il tramonto, vi si radunano decine di gabbiani.

Portu Cuau

Portu Cuau – Costa di Baunei

Capo Monte Santu

Il promontorio di Capo Monte Santu segna il limite meridionale del Golfo di Orosei, che a nord si chiude con Capo Comino.

cala_goloritze_header
Cala Goloritzé – Baunei

Cala Goloritzé, Costa di Baunei: spettacolare spiaggia incorniciata da calcare, mare cristallino e montagne. Meta amata per escursioni e climbing

Forrola e Punta Giràdili

A nord di Pedra Longa sia apre la baia di “Fòrrola”, dominata dalla maestosa “Punta Giràdili”, che coi suoi 765 metri risulta una delle falesie più alte di tutto il Mediterraneo.

Grotta del Miracolo

Nell’entroterra di Cala Sisine, a circa un’ora di cammino dalla spiaggia, si trova una grotta molto suggestiva: è infatti chiamata la “Grotta del Miracolo”

Gli antichi “Montes Insani”

Le asperità della navigazione lungo le falesie di Capo Monte Santu sono note fin dall’antichità, e sono molti gli storici che identificano questo tratto di costa orientale con gli “Insani Montes” citati da numerosi autori, soprattutto in relazione a tragici naufragi.

Pedra Longa

Lungo la costa, poche miglia a nord di Santa Maria, si trova la guglia calcarea di “Pedra Longa”.

Social Share Buttons and Icons powered by Ultimatelysocial
This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.