Il Falco della Regina

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Le pareti a picco sul mare di Capo Monte Santu rivestono una particolare importanza anche per gli appassionati di “birdwatching”, soprattutto perché ospitano la più grande colonia italiana di “Falco della Regina”, una particolare specie di falco tipica delle scogliere del Mediterraneo. Altre colonie, meno numerose, si trovano nella Sardegna sudoccidentale, presso le falesie delle isole di Sant’Antioco e di San Pietro. Il “Falco della Regina”, nome scientifico “Falco Eleonorae”, è stato così battezzato in onore di Eleonora d’Arborea (Giudicessa del Giudicato di Arborea, uno dei quattro Giudicati in cui si divideva la Sardegna tra il X e il XIV secolo. Il motivo sta nel fatto che nel 1392 la regina Eleonora inserì nella “Carta de Logu” (la raccolta di leggi a cui dovevano far riferimento i sudditi di Arborea) una norma che vietava la cattura non autorizzata di tutti gli uccelli rapaci. Anche se in realtà si trattava di una legge pensata ad uso e consumo dei nobili, a cui era permesso catturare qualsiasi rapace, questa direttiva è simbolicamente considerata la prima disposizione giuridica promulgata a protezione dei rapaci. Il fatto che nel Medioevo i falchi fossero considerati “merce pregiata” dai nobili è testimoniato anche da documenti trecenteschi che, riferendosi proprio ai rapaci di Monte Santu, attestano che gli abitanti di Baunei erano tenuti a catturare e a consegnare i falchi delle falesie ai camerlenghi pisani residenti del Castello di Cagliari.

Fu lo studioso italiano Giuseppe Genè, all’epoca direttore del Museo di Storia Naturale di Torino, a proporre nel 1839, il nome di “Falco Eleonorae”, dopo aver analizzato alcuni esemplari di questo rapace che il generale piemontese Alberto La Marmora gli aveva fatto pervenire dalla Sardegna. Il “Falco della Regina”, che sverna nelle savane africane e nel Madagascar, è presente nelle falesie di Capo Monte Santu durante tutta la stagione estiva, sino ad ottobre. Nidifica sulle pareti delle falesie, in posizione strategica lungo le rotte migratorie. I Falchi della Regina spesso cacciano in gruppo, disponendosi in formazione a poca distanza l’uno dall’altro, per non lasciare scampo agli uccelli che giungono esausti dai voli di migrazione. Il nido solitamente è situato in una cavità della roccia o in una piccola sporgenza, in cui il rapace depone 2-3 uova, che vengono covate quasi esclusivamente dalla femmina per una trentina di giorni. I piccoli vengono nutriti dalla femmina, mentre il compito di procurare il cibo spetta al maschio. I giovani falchi lasciano il nido dopo tre settimane dalla nascita, nei primi giorni di ottobre.

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